Bandi, Finanziamenti e Progetti
Consorzi fidi
La Camera di Commercio di Catania, Ragusa, Siracusa della Sicilia Orientale, a differenza degli anni passati, nei quali ha destinato risorse per facilitare l'accesso al credito da parte delle PMI concedendo contributi ai Consorzi Fidi e concorrendo, così, alla previsione normativa di bilancio dello Stato che richiedeva al sistema camerale di partecipare al rafforzamento dei consorzi di Garanzia Fidi, a partire dal 2017 ha visto cessare tale impegno a seguito dell'introduzione di nuove disposizioni. Potrà continuare a sostenere il sistema d'accesso al credito per le PMI contribuendo ad incrementare il Fondo di Garanzia Nazionale di cui al Decreto Interministeriale MISE/MEF del 3 gennaio 2017.
Considerata la novità normativa succitata, la Camera di Commercio non potrà, salvo nuove disposizioni legislative, effettuare contribuzioni a favore dei Consorzi di Garanzia Fidi.
Considerata la novità normativa succitata, la Camera di Commercio non potrà, salvo nuove disposizioni legislative, effettuare contribuzioni a favore dei Consorzi di Garanzia Fidi.
Regolamenti contributi
La Camera di Commercio di Catania, Ragusa, Siracusa della Sicilia Orientale, nel quadro delle proprie funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese, promuove azioni di sostegno alla competitività ed ai processi di sviluppo di mercato e di internazionalizzazione delle imprese del territorio, da un lato rafforzando la proiezione sugli scenari globali delle aziende che già vi operano, dall'altro orientando e accompagnando le imprese che intendano affacciarsi sui mercati stranieri per la prima volta, ovvero contribuendo alla realizzazione di iniziative progettuali gestite in proprio dal sistema delle imprese.
A tal fine sono stati, quindi, approvati i seguenti regolamenti:
- Regolamento per la concessione di contributi approvato con Deliberazione di Giunta Camerale n. 14 del 20 novembre 2017 riguardante la promozione dello sviluppo del sistema imprenditoriale locale tramite la gestione in proprio di iniziative progettuali concedendo contributi ad associazioni ed altri organismi previsti dall’art. 10, comma 2, della Legge 580/1993 e ss.mm.ii., imprese singole o consorzi di esse, ONLUS registrate e Associazioni benefiche, Enti locali, Società ed altri soggetti per iniziative meritevoli di contributo che rientrano nell'indirizzo del piano annuale dell'Ente camerale. Al fine di evitare dispersione di risorse, i fondi camerali all'uopo stanziati dovranno essere prioritariamente assegnati al sostegno di progetti promozionali di significativa importanza per l'economia del territorio ed il sistema delle imprese.
Sono esclusi:
a) i progetti che esulano dagli obiettivi di riferimento e dalle tipologie di intervento fissate dal Consiglio camerale;
b) le iniziative che abbiano finalità di propaganda politico-partitica.
a) i progetti che esulano dagli obiettivi di riferimento e dalle tipologie di intervento fissate dal Consiglio camerale;
b) le iniziative che abbiano finalità di propaganda politico-partitica.
- Regolamento per la concessione di contributi alle imprese per la partecipazione autonoma a manifestazioni fieristiche di rilevanza internazionale all'Estero o in Italia, approvato con Deliberazione di Giunta n. 15 del 20 novembre 2017 riguardante i criteri e le modalità per la concessione di contributi in conformità all'art. 12 della L. 7 agosto 1990 n. 241 a sostegno delle imprese per la partecipazione autonoma a manifestazioni fieristiche specializzate di riconosciuta rilevanza internazionale, all'Estero o in Italia.
L’agevolazione è concessa con le modalità, i criteri, i limiti e le esclusioni degli aiuti “de minimis” di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea agli Aiuti “de minimis”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea - serie L - n. 352, del 24 dicembre 2013. Il regime di Aiuti “de minimis” consente all’impresa di ottenere aiuti a qualsiasi titolo, riconducibili alla categoria “de minimis”, complessivamente non superiori a euro 200.000,00 su un arco di tre anni. Al riguardo dovrà essere presentata esplicita dichiarazione soggetta a verifica.
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